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Roche – A fianco del coraggio
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Mia Moglie Iolanda ha scoperto di avere un cancro al seno nel dicembre 2015.
Per noi è stata una notizia pesantissima.
Dopo aver superato un momento difficilissimo dovuto a due aborti, grazie alla nascita di Lidia e Piero che illuminavano le nostre giornate, quello rappresentava l’ennesimo ostacolo al coronamento di una vita felice insieme.
L’intervento riuscito alla perfezione subito a febbraio 2016 nascondeva il segreto più difficile da accettare:
la nostra vita non sarebbe stata più la stessa.
È inutile mentire, la cosa più importante per me in quel momento era scongiurare di restare vedovo con 2 figli piccolissimi dopo soli 5 anni di matrimonio.
Col passare dei giorni però, a causa della cura ormonale che Iole seguirà fino a febbraio 2021, il nostro rapporto è cambiato notevolmente.
Innanzitutto la menopausa indotta ha modificato la nostra intimità.
Una trentenne in menopausa è come un incensurato in regime di isolamento.
Non ci siamo abbattuti, e abbiamo seguito una metodologia nuova utile a rendere meno “dolorosi” i nostri rapporti sessuali.
È cambiato anche il nostro rapporto a tavola.
Iole segue una rigida terapia nutrizionale oncologica per prevenire la recidiva e tutti noi seguiamo, con piccole differenze, la stessa dieta.
Per Iole ho cambiato lavoro.
Ho lasciato il “posto fisso” in banca, ho superato il concorso come consulente finanziario e ho iniziato la libera professione, che mi consente di essere più vicino alle dinamiche familiari visto che lei lavora come insegnante.
La nostra vita è cambiata, ed io sono cambiato per lei, che resta la cosa più bella della mia vita.