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Roche – A fianco del coraggio
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Nella vita ci sono momenti per i quali non si è mai preparati… anche quando si pensa d’esserlo non lo si è!
Quando senti un nodulo nel seno di tua moglie ti dici che non sarà nulla… ovvio che non sarà nulla, ed invece è qualcosa!
Quando cerchi rassicurazioni nel dottore, perché si il dottore ti rassicurerà… ed invece si limita a rispondere “speriamo” alla tua battuta “che dice, la portiamo a casa la pelle”.
Quando pianifichi d’arrivare in ospedale mezz’ora prima che portino tua moglie in sala operatoria… ed invece lei ti ha dato l’ora sbagliata ed arrivi che è già dentro.
Quando l’accompagni a fare la chemio… e, per la prima ed unica volta nella sua pluri-quinquennale esperienza di terapie, ha uno svenimento ed a te viene più di un mezzo infarto.
Quando pensi che, dopo tutti questi anni, l’incubo sia passato… ed invece eccolo lì, infido che torna.
Quando pensi che l’hai già vissuto e sopravvivrete anche questa volta... ed invece il volto della dottoressa quando “ordina” la sedia a rotelle, vieta ogni scalino, mette a letto salvo per andare in bagno è peggio di un diretto di Mike Tyson.
Quando il venerdì accetti un lavoro a 500km da lei… e lunedì si accende un nuovo, più bastardo, puntino.
Quando oramai ti sei assuefatto al ciclico “s’è acceso un altro puntino nell’osso, in radiologia completeranno il mio album di foto”… ed invece il puntino acceso è altrove.
Quando la terapia pare iniziare a dare i suoi frutti… ed ecco che si accende un punto altrove ed occorre dar precedenza a quello nuovo e, guarda caso, la radio che chiede quel puntino non è compatibile con la chemio dell’altro puntino.
Quando non sai se il vomito mattutino è la chemio o l’auto a noleggio… e non sai scegliere se pensando che sia l’auto, ti ritrovi a pensare se la chemio funzioni o meno.
Quando non sai se gioire con lei perché ha perso qualche chilo negli ultimi mesi… o domandarti se perder peso non sia, alla fine, una brutta cosa in questo momento.
Quando l’accompagni ad una visita, una delle poche volte visto che stai cinque giorni su sette dall’altra parte dell’arco alpino, e cerchi negli occhi della dottoressa un barlume di qualcosa… ma lei non lascia trasparire nulla.
Alla fine non si è mai preparati, mai abbastanza… “lui” è subdolamente bastardo e trova sempre il modo per sorprenderti… però tu, che stai vicino a lei, malata, continui a pensare che no, Corvo Rosso non avrai il NOSTRO scalpo!