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Roche – A fianco del coraggio
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Cinque anni fa abbiamo coronato il nostro sogno, io e Laura ci siamo sposati.
Quando tutto sembrava andare per il verso giusto e si pensava di allargare la famiglia ecco che il nostro mondo è crollato.
Un malore improvviso, ecografia, tac, pet, biopsia... il risultato è stato terribile, colangiocarcinoma con metastasi al fegato… Non le avevano dato speranze, solo 6 mesi di vita ed una chemio palliativa, ma io non ho voluto dirle niente, doveva combattere e a breve avrebbe iniziato la chemio. È stato orribile guardarla negli occhi e mentirle ma non ero pronto a perderla. La sua battaglia era la NOSTRA battaglia.
Non è stata facile vederla piangere, urlare, perdere i capelli, gonfiarsi per il cortisone. Dovevo essere forte anche se dentro mi sentivo male, avevo voglia anch’io di urlare, di sbattere la testa al muro. Volevo che quel male fosse mio e non suo.
Quei sei mesi sono passati e la mia Laura come una leonessa è sopravvissuta, le metastasi si sono ridotte e poteva operarsi. Siamo partiti verso Milano per l’operazione, si era accesa una speranza!
Il 14 giugno del 2018 è stato un giorno lungo, ero fuori la sala operatoria e pregavo che tutto andasse bene. Quando ho visto i suoi grandi occhi mi sono rincuorato, mi guardava e anche se ancora era intontita dall’anestesia mi ha fatto la linguaccia ed un sorriso.
Dopo 6 settimane ha fatto una tac e le metastasi erano ritornate.
Siamo nel 2020 e mia moglie è ancora qui con me, ogni sera quando ci corichiamo lei mi prende la mano e non la lascia più fino al mattino dopo.
Ogni 15 giorni fa una chemio di una settimana e la settimana dopo sta male.
Sono diventato il suo “maggiordomo “, lei scherzando mi chiama così. Non ha la forza di alzarsi e mi fa male il cuore quando mi dice piangendo: mi dispiace per tutto ciò che ti sto facendo passare.
Io ho lei e lei ha me, siamo una famiglia e io non vengo meno alle promesse fatte sull’altare quel giorno di cinque anni fa: “prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”.
Laura è la mia vita.