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Roche – A fianco del coraggio
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Siamo a cinque anni fa, pensavo che tutto accadesse in relazione ai miei sogni.
Amori, carriera, successo e tutto il resto, andava tutto in discesa.
Incontro Ele, era segnata dalla perdita di un fratello, diffidente nei rapporti sentimentali, mentre io ne ero già innamorato, l’avrei sposata subito.
Il nostro rapporto matura e durante una sera di una felice convivenza, mi confida il timore del risultato della sua autopalpazione.
Smorzo la tensione del momento, ma quel minuto cambierà totalmente le nostre vite..
Ecografia più biopsia, poi il verdetto, lui c’è ed è anche molto ostile.
Passiamo da momenti di totale perdizione, ad un’euforia strana, dove con tutte le nostre forze ci diciamo che vinceremo, legati più di prima.
Il primo intervento passa, come passano i duri mesi del primo protocollo di terapie, sempre assieme, sempre stretti.
Sarò io che la raderò a zero, come il soldato lo fa alla recluta.
Ma la recluta sono io.
Dopo un anno di cure ed interventi, troviamo la forza di sposarci, grazie all’energia del nostro amore.
Lei mi dimostra che quanto più si fa piccola, più enorme diventa la sua tenacia.
Io di conseguenza imparo e divento di ferro, anzi diciamo di latta, ma sull’attenti.
Nel mentre mia madre si ammala, seno pure lei.
Un anno dopo la mamma di Ele, stesso verdetto.
Tre donne, tre colpi.
Intanto arrivano altre notizie negative per Ele, lui non le dà tregua.
Si susseguono altre terapie, prove, speranze ed incontri con medici e specialisti. Chilometri, attese. Pianti e sorrisi.
Tutto assieme, come oggi che dopo un pesante volo intercontinentale, sono in reparto accanto a lei per l’ennesima infusione.
È il mio posto, certe volte mi rilassa, sembra assurdo, stacco e torno con i piedi per terra.
Qua conosco tanta gente, cerco i loro sorrisi, li raccolgo, li metabolizzo in energia e la ritrasmetto a lei.
Capita che il mio pensiero voglia evadere, ma un vero soldato, se pur solo, nasconde i pianti e non si arrende mai.
Il nemico ha la capacità, oltre a quella di prendersi la vita, di scardinare tutto quello che di bello le gira attorno.
Tutti ci vedono bellissimi, ma dentro siamo segnati.
Sono cinque anni che viviamo in questa condizione, con sogni e progetti che non sono più né materiali né a lungo termine, li viviamo minuto per minuto, con leggerezza e la voglia di lasciarci tutto alle spalle un giorno.
Spesso ci riusciamo veramente bene, grazie a lei.