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Roche – A fianco del coraggio
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Devo solo spostare un po’ la testa e poi la vedo, tra i due manichini in vetrina. Il volto sorridente, con quel taglio che le dona ancora di più. Io l’ho detto, anche quando ti ricresceranno i capelli la parrucca la potresti mettere lo stesso, ti ringiovanisce.
Mi alzo in fretta dalla panca ed entro nel negozio. Lei mi guarda soddisfatta, andando con gli occhi tra me e i pantaloni che ha indossato.
- Cosa ne dici?
- Ottimo, la misura è giusta e ti vestono a meraviglia.
Contenta come una bambina ritorna in camerino e io esco di nuovo dal negozio per sedermi nella galleria del Centro. Da quanti mesi non la vedevo sorridere così apertamente. Stamattina, quando mi ha chiesto di andare con lei per comprare un capo nuovo, non ho esitato un istante. Certo che ci vengo, è sabato, non devo lavorare e ho tutto il tempo che vuoi.
Anche questo è tornare pian piano alla vita normale, soprattutto per lei.
Ieri è arrivato il referto della PET.
Mentre aspetto riapro il PDF sul cellulare: non evidenza di lesioni da correlare a localizzazioni attive di malattia; quadro compatibile con completa risposta metabolica al trattamento instaurato.
Sempre ricordandoci di tenere i piedi per terra, la dottoressa ha detto che sono comunque buone notizie. In questo modo, tra una decina di giorni, potranno fare anche l’intervento chirurgico.
La guardo mentre è alla cassa a pagare. Non so a che punto del suo cammino sia, ma di certo andrà avanti, con disperazione e cedimenti in certe giornate, ma con il coraggio che la sorregge sempre.
A Natale, in un bigliettino, le ho scritto che vorrei starle vicino il più a lungo possibile, senza farci troppe domande su quanto sarà. Non possiamo sprecarlo a contare.
Eccola che esce dal negozio, con la sua borsa di carta e le sue compere che le hanno ridato una piccola gioia. Un’espressione serena sul suo viso che mancava da troppo tempo. Si ricomincia a vivere normalmente anche così.