LA SQUADRA
'Che fai, amore?'
F è in bagno, davanti allo specchio che si sta autopalpando il seno.
È sempre bellissima, come quando l'ho vista la prima volta. E in un attimo il termine 'single' non ha più avuto un significato per me.
'Sento un nodulino..vorrei farlo controllare..'
Comincia così un tour di medici e centri prevenzione ma nulla risulta.
Eppure c'è, è lì il nodulino..
Il coraggio e la faccia tosta di una dottoressa che vuole andare a fondo è quello che occorre!
È purtroppo anche l'inizio dell'incubo.
Cancro è la sentenza, con linfonodi interessati nel cavo ascellare.
Torno a casa sotto una tormenta di neve e il cielo piange con me.
Il giorno dopo torno in ospedale, F è debole ma ha lo sguardo furbo e profondo.
In un groviglio di drenaggi e tubicini mi porta in bagno e facciamo l'amore.
Si scende in campo, comincia la lotta.
F è il capitano, io accompagno, organizzo visite, appuntamenti.
Con l'inizio delle cure ci inventiamo una routine: chemio, pizza, cinema e poi a casa per l'inferno che dura 5 giorni e sulla mia poltrona veglio su di lei.
Nelle 2 settimane di pausa faccio straordinari su straordinari per avere poi i giorni di permesso nella settimana brutta.
F è forte, certo, ma la paura è tanta, ci tiene in vita il sogno di rivedere il mare.
Partecipo a colloqui di gruppo e divento 'esperto' caregiver.
8 mesi duri e finalmente siamo in spiaggia. F piange come una bambina e cammina verso l'acqua, felice. Piango anche io ma nascosto dagli occhiali da sole. Sono felice, finalmente una lucina piccola piccola là in fondo.
'Che fai, amore?'
F è davanti allo specchio. Si palpa lo stesso seno.
'Sento dei nodulini..'
Sono passati 18 anni, non può essere..
Lo è, purtroppo. È ancora lui.
Incredulità, paura, rabbia..
Ora F è sotto chemio dallo scorso ottobre, vediamo come andrà, le cure sono pesanti.
Ho preso il congedo straordinario con la legge 104 e siamo sempre insieme.
F è sempre il capitano, il mio eroe da proteggere.
Questa volta oltre al nostro amore abbiamo 2 armi in più: il sogno di vivere al mare è realizzato da 10 anni e Woody, il nostro cagnolino, è sempre con noi. La squadra si è allargata.
Continuiamo a progettare, è dura ma bisogna farlo per non rimanere paralizzati dalla paura.
Non so proprio come finirà, la partita è lunga e noi siamo in campo.
Si può vincere, si può perdere.. andrebbe bene cominciare anche con un pareggio.